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33863
IDG841302895
84.13.02895 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Martinazzoli Mino; (a cura di Guidi Guido)
Il ministro illustra il carattere del provvedimento in fase di approvazione. Martinazzoli: "Perdono ai dissociati non vuol dire amnistia incondizionata"
Intervista
Giornale, an. 11 (1984), fasc. 182 (2 agosto), pag. 2
D5101; D50126; F4252
(Sommario: "Il proposito e' di dichiarare non punibili i reati associativi, senza cancellare le pene per i reati commessi durante l' attivita' terroristica". Occorre distinguere fra dissociati e pentiti
(Titoletti: Non siamo severi. Giustizia piu' agile)
L' A. (ministro della Giustizia) spiega i caratteri del disegno di legge sui terroristi dissociati che prevede la non punibilita' dei reati associativi. Precisa che tale disegno di legge vuol venire incontro alle esigenze dei molti giovani travolti dal terrorismo senza rendersi conto degli errori che stavano per commettere. Pone in risalto l' obiettivo di fornire ai giudici indicazioni abbastanza precise sulla figura del dissociato, che e' colui il quale, allontanatosi dalla lotta armata, non e' pero' disposto a collaborare completamente con la giustizia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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