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Documento


33992
IDG841303024
84.13.03024 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bernardi Alberto
Un magistrato giudica vantaggi e limiti delle nuove norme sulla carcerazione preventiva. Legge giusta, ma quante sviste signori deputati
Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 229 (21 agosto), pag. 1
D6113; D68
La l. 28 luglio 1984, n. 398 che, tra l' altro, riduce i termini della carcerazione preventiva, consente all' A. di esprimere un giudizio positivo su questo intervento del legislatore. Questa legge implica la necessita' che aumentino il piu' possibile il tasso di imparzialita' e il senso di responsabilita' dei giudici, al fine di evitare un' ulteriore perdita di credibilita' da parte della Magistratura. L' A. tuttavia rileva una serie di errori e di dimenticanze del legislatore che fanno si' che questa legge, nella sua concreta applicazione, puo' dare luogo a disparita' di trattamenti. Il quadro piu' preoccupante, pero', e' offerto dall' arretratezza logistica e dei mezzi della giustizia, nonche' dagli effetti negativi dell' accavallarsi di provvedimenti positivi ma parziali, che costituiscono obiettive ragioni di lentezza. Le responsabilita' di cio' ricadranno su quanti hanno ritenuto di relegare il servizio giustizia agli ultimi posti, dotandolo di un bilancio vergognosamente basso, ospitandolo in locali cadenti, poco funzionali e insufficienti, disinteressandosi dei danni e dei disagi cagionati agli imputati, "salvo gridare allo scandalo quando le vittime del disservizio non sono piu' i soliti ladri di polli".
l. 28 luglio 1984, n. 398
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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