| L' A. sostiene che lo Stato, attualmente, e' costretto a mediare
costantemente tra opposti interessi organizzati, mediazione che,
avendo per fine il mantenimento e la conquista del consenso, finisce
per esercitare i suoi effetti sul bilancio con la dilatazione delle
spese, per soddisfare le richieste delle potenti corporazioni. Questa
dilatazione delle spese viene fronteggiata con l' aumento della
pressione fiscale. E' in corso in molti Paesi industrializzati
avanzati un ampio dibattito riguardo alla difesa dei diritti dell'
individuo contro lo Stato fiscale. Da una parte i contribuenti non
vogliono piu' far gestire gran parte dei loro guadagni allo Stato, in
cambio di pessimi servizi; dall' altra molti insistono sul fatto che
i criteri della redistribuzione del reddito debbano essere fissati
nella Costituzione. Si parla, quindi, di una nuova "Costituzione
fiscale", che tuteli i diritti del contribuente. Secondo l' A., in
Italia non si avverte sufficientemente l' eco di questo dibattito,
causa la scarsa sensibilita' da parte dello Stato per i diritti del
cittadino e, al contrario, l' eccessiva tutela degli interessi
organizzati.
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