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| IDG841303196 | |
| 84.13.03196 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cortese Roberto
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| Nei prossimi mesi saranno circa 500 gli imputati di terrorismo che
torneranno a piede libero. Tutti i problemi della scarcerazione
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| Sole, an. 120 (1984), fasc. 204 (29 agosto), pag. 4
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| D6113; D68
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| (Sommario: Nel penitenziario di Poggioreale, i detenuti in attesa di
giudizio sono addirittura il 95%)
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| La l. 28 luglio 1984, n. 398 ha introdotto nel nostro ordinamento una
riduzione dei termini di carcerazione preventiva. Intorno a questa
legge e' sorta una contrapposizione tra quanti muovono critiche al
legislatore di colpevole improvvisazione e di distacco dalla realta',
e quanti, partendo da posizioni rigorosamente garantiste, difendono
il principio costituzionale che considera innocente un cittadino
imputato finche' non sia stato giudicato colpevole con sentenza
definitiva. L' A. sostiene che non e' in discussione l' opportunita'
da tutti avvertita di rendere piu' equi alcuni istituti come la
carcerazione preventiva. Le divergenze sono relative a lacune e
incongruenze riscontrabili nella nuova legge. L' A. esamina queste
lacune e queste incongruenze: l' omissione dell' ipotesi del
sequestro di persona fra i casi di divieto di concessione della
liberta' provvisoria; la compatibilita' della riforma con l' attuale
situazione giudiziaria; le modalita' e i tempi di esecuzione. Questa
riforma, tuttavia, non poteva essere rinviata. La Magistratura dovra'
smaltire i processi che presentano il piu' alto tasso di
pericolosita' sociale, e si dovranno fronteggiare gli effetti
negativi con un potenziamento delle strutture e favorendo la
prevenzione adeguando organici e mezzi.
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| l. 28 luglio 1984, n. 398
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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