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| IDG841303256 | |
| 84.13.03256 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cardia Carlo; (a cura di a.d.r.)
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| Conclusi i lavori della commissione italo- vaticana incaricata della
riforma. Beni ecclesiastici, siglato l' accordo
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| Intervista
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| Unita', an. 61 (1984), fasc. 189 (10 agosto), pag. 1
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| D9432; D9433; D943
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| (Sommario: Il testo e' stato sottoscritto all' unanimita' e
consegnato al governo e alla Santa Sede. Intervista a Carlo Cardia)
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| L' A. (comunista, membro della Commissione italo-vaticana per la
riforma degli enti e dei beni ecclesiastici) afferma che la ratifica
del Concordato senza la riforma degli enti e dei beni ecclesiastici
lascerebbe insoluto uno dei nodi piu' difficili delle relazioni tra
Stato e Chiesa. L' A. illustra i principi essenziali della riforma
iniziando dal fatto che tutti gli enti ecclesiastici che operano in
Italia dovranno iscriversi nel registro delle persone giuridiche
facendo conoscere la propria attivita'. La riforma stabilisce quali
sono le attivita' diverse da quelle di religione e culto e su di esse
si mantengono tutte le competenze legislative e amministrative dello
Stato e delle autonomie locali. L' A. entra poi nel merito della
remunerazione concessa ai sacerdoti e dell' imposizione fiscale per
il clero. Spiega anche che secondo la riforma ogni qualvolta un
istituto diocesano porra' in vendita un immobile, lo Stato avra'
diritto di prelazione. L' A. conclude osservando che i contenuti
della riforma sono altamente innovativi e rilevando il grande
contributo dato ad essa dal PCI.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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