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| IDG841303307 | |
| 84.13.03307 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ottolenghi Franco
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| Il dibattito sugli effetti delle nuove norme per la custodia
cautelare. Chi vuole e chi no uscire dall' emergenza
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| Rinascita, an. 41 (1984), fasc. 34 (1 settembre), pag. 4
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6113; D68
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| La l. 28 luglio 1984, n. 398, che ha sensibilmente ridotto i termini
della carcerazione preventiva, costituisce, secondo l' A., una
rilevante inversione di tendenza rispetto a quel processo di
limitazione delle liberta', sul terreno penale, che aveva
caratterizzato il periodo dell' emergenza terroristica. La
difficolta' a conformarsi alla nuova norma, lo sforzo di
circoscriverne la portata e il significato, evidenziano alcuni
problemi, come quello della scarcerazione di esponenti pericolosi del
terrorismo e della delinquenza mafiosa. Per evitarlo ci sarebbe la
possibilita' di fissare tempestivamente i processi di primo e secondo
grado per gli imputati di gravi reati che ancora non stati giudicati.
Cio' non e' semplice, se si pensa alle carenze di strutture e di
organici che affliggono il sistema giudiziario italiano. Secondo l'
A., le tensioni e le crisi della giustizia contribuiscono a creare
tensioni e crisi nel sistema democratico. Sarebbe quindi necessario
che l' esecutivo si impegnasse a fondo nel creare le condizioni dell'
esercizio corretto e funzionale di un potere giudiziario all' altezza
dei conflitti attuali.
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| l. 28 luglio 1984, n. 398
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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