| L' A. interviene nel dibattito sul rinnovamento istituzionale.
Premesso un esame dell' attuale sistema costituzionale, l' A.
sostiene che la mancata affermazione, fino ad oggi, dell'
alternativa, non e' dovuta al tipo di sistema elettorale, ma alla
scelta politica di perpetuare la "conventio ad excludendum" nei
confronti del PCI. Evidenziata la perdita di interesse da parte della
sinistra nei confronti dell' ipotesi maggioritaria, l' A. analizza
criticamente la proposta "mista" di riforma elettorale, assunta da
Gianfranco Pasquino e da Eliseo Milani, tendente, in sostanza, a
privilegiare la funzione di Governo su quella di rappresentanza. Lo
sblocco del sistema puo' essere indotto dall' allargamento dei poteri
popolari diretti. E' necessario, tra l' altro, approfondire la
riflessione sull' istituto referendario. Non e' possibile discutere
della legge elettorale senza affrontare il tema del ruolo del
Parlamento e, in esso, dell' opposizione.
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