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34316
IDG841303349
84.13.03349 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Redazione
Il PCI ha consegnato le firme in Cassazione. Gli imprenditori accusano: "Solo danni dal referendum"
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 225 (23 settembre), pag. 23
D74404; D021030
(Sommario: Domani il direttivo CGIL di fronte la proposta Del Turco)
Sono riportate alcune prese di posizione in relazione al referendum promosso dal PCI, tendente a recuperare i tagli operati sulla contingenza. Secondo Stefano Wallner, presidente della Confagricoltura, gli imprenditori agricoli adotteranno tutte le necessarie decisioni capaci di riassorbire i costi che il referendum avra' scaricato sulle aziende. Secondo Paolo Annibaldi, direttore generale della Confindustria, in assenza di una riforma del costo del lavoro, gli imprenditori chiederebbero un intervento del Governo e si andrebbe ad un negoziato centralizzato. Silvano Veronese, segretario confederale della UIL, avverte che non sarebbero accettati interventi d' autorita'. Ottaviano Del Turco avanza la proposta che il PCI ritiri il referendum in presenza di una piattaforma unitaria del sindacato. Sul piano strettamente giuridico, vengono evidenziati dubbi di legittimita' sui quali si dovranno pronunciare la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale. Questi dubbi riguardano: l' ammissibilita' della materia, cioe' la legge sul "taglio" della contingenza, al referendum; l' indicazione dei mezzi, in forza dell' art. 81 Cost., per far fronte alle nuove spese in caso di approvazione del referendum; se e' giustificato il referendum e se si ritiene non piu' operante la legge soggetta al giudizio referendario; rilevanza di un possibile accordo delle parti sulla scala mobile.
art. 81 Cost. art. 3 d.l. 17 aprile 1984, n. 70
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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