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Documento


34339
IDG841303372
84.13.03372 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Agnoli Francesco Mario
Commento. Il feto, leggi divine ed umane
Avvenire, an. 17 (1984), fasc. 218 (14 settembre), pag. 18
D51800
L' A. rileva la contraddizione degli abortisti, che da un lato sono favorevoli all' uccisione dei feti, e dall' altro criticano duramente che i feti vengano venduti per confezionare cosmetici. Che differenza c' e', rilevava giustamente Paolo Mazzanti, se il feto finisce in una lozione di bellezza o viene bruciato nell' inceneritore di un ospedale? L' A. giudica contraddittorie anche le critiche rivolte dagli abortisti alle donne che vendono i figli neonati; infatti, il bambino verra' comunque affidato a qualcuno che lo educhera' con amore: meglio quindi la vendita del neonato che l' aborto. Proprio queste contraddizioni dimostrano comunque che gli abortisti riconoscono che il feto e' gia' un essere vivente, e non una cosa; e cio' fa ben sperare per il futuro.
l. 22 maggio 1978, n. 194
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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