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| IDG841303428 | |
| 84.13.03428 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| La Valle Francesco
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| Nel processo penale "minore" l' accusato non conosce subito la
querela o la denuncia. L' imputato troppo ignaro
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| Gazzettino, an. 98 (1984), fasc. 35 (3 settembre), pag. 2
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| D612; D613
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| L' A. afferma che l' imputato e' danneggiato dall' impossibilita' di
conoscere, fin dall' inizio del procedimento, il contenuto delle
accuse che gli vengono mosse, specialmente nei processi minori. La
segretezza dell' atto introduttivo nei confronti dell' imputato non
puo' prevalere sull' esigenza dell' imputato (specialmente se
innocente) di avere la piu' ampia possibilita' di difendersi. E
questa possibilita' viene meno quando la contestazione del fatto e l'
interrogatorio dell' imputato avvengono solo al termine dell'
istruttoria, quando le testimonianze e le altre prove sono state gia'
assunte. Dopo aver illustrato i vari inconvenienti del processo
inquisitorio, sottolinea che esso favorisce l' accusatore privato nei
riguardi dell' accusato, costretto, in forza della segretezza, a
subire il gioco fin quasi alla fine. Conclude suggerendo che l' onere
di notificare all' imputato copia integrale della querela e della
denuncia sia considerato come condizione per l' inizio dell' azione
penale.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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