| L' A. sostiene che il sistema elettorale proporzionale italiano e'
congegnato in modo da rafforzare i piu' forti e indebolire i piu'
deboli. In altre parole noi abbiamo un ordinamento elettorale a
parvenza proporzionale ma ad effetto maggioritario. Per cui una
riforma elettorale in senso maggioritario, come quella prospettata da
De Mita, non farebbe che peggiorare le cose per i c.d. partiti
minori, i quali non trarrebbero nessun beneficio da un eventuale
accorpamento, come precedenti esperienze elettorali confermano. Ne' i
patti elettorali proposti, che in sostanza si concretizzano nell'
espressione "o con la Democrazia cristiana o contro di essa",
sortirebbero effetto diverso da quello di fare guadagnare voti alla
Democrazia Cristiana a scapito dei partiti laici. Tale soluzione,
alla lunga, provocherebbe un vantaggio per il PCI.
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