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Documento


34610
IDG841303643
84.13.03643 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cangini Franco
Per non giocare su due tavoli
Resto del carlino, an. 99 (1984), fasc. 254 (14 settembre), pag. 1
D02102
L' A. si richiama alla tesi sostenuta da De Mita relativa alla opportunita' che siano stabiliti patti di governo fra le forze politiche prima delle elezioni, in modo che la stabilita' del governo trovi "una legittimita' di investitura nel consenso elettorale". L' A. rileva che la tesi per se stessa e' valida e positiva per la stabilita' e la governabilita'. Pero' puo' sottendere l' interesse politico pratico e immediato di sottrarre agli alleati di governo quella marcia in piu' che si chiama "potenziale di coalizione" e che consente al PSI e al PSDI, ma talvolta anche al PRI, di allearsi indifferentemente con la Democrazia cristiana o col PCI in sede locale, lucrando una rendita di posizione su entrambi i tavoli delle combinazioni di potere. Le tesi di De Mita quindi, si domanda l' A., rappresentano un autentico mutamento delle regole per il passaggio alla c.d. "democrazia governante", o una tattica politica?
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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