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34748
IDG841303781
84.13.03781 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Paolucci Ibio
Inchiesta/Il magistrato oggi, dopo il caso di Ciaccio Montalto, 1. Perche' il giudice e' condannato a essere cosi' solo?
Unita', an. 61 (1984), fasc. 199 (23 agosto), pag. 4
(testo con illustrazioni)
D0230
(Sommario: La responsabilita' al momento della sentenza, l' ambiente in cui opera, l' accusa di "protagonismo". Il rapporto con le istituzioni. Una serie di colloqui)
L' A. avverte che in questo momento e' assai di attualita' il problema dell' isolamento e del "protagonismo" dei magistrati; avvia pertanto un' inchiesta sull' argomento, interpellando 6 magistrati. Questi osservano che e' connaturata al giudice la solitudine nel momento della decisione; questa solitudine e' pero' molto piu' pesante se manca il sostegno dei colleghi e soprattutto dei capi degli uffici. Il Cons. Sup. Mag. ha il dovere di agire attentamente nel nominare i capi degli uffici, per evitare di favorire personaggi legati in qualche modo a centri di potere economico o politico. Il giudice Sansa rileva poi che di solitudine del magistrato si puo' parlare anche nel senso di solitudine rispetto a chi sta al potere ed e' piu' vicino all' illegalita' che alla legalita' dello Stato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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