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Stampa giuridica

Documento


34749
IDG841303782
84.13.03782 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Balducci Ernesto
L' Io diviso dei terroristi
Unita', an. 61 (1984), fasc. 199 (23 agosto), pag. 9
(testo con illustrazioni)
D50126; F4252; D5101
(Sommario: Sino ad oggi il carcere era la societa' senza voce. Ma qualcosa sta cambiando: bisogna aprire un confronto politico e culturale)
L' A. analizza la posizione dei terroristi dissociati, sottolineando la grande importanza della loro ricerca di un dialogo all' interno del carcere e fra il carcere e il mondo esterno. Rileva che i detenuti politici hanno un "io diviso": da una parte e' l' "io" costruito con le ideologie sovversive, dall' altra parte e' un "io" con la sua capacita' di sognare. La dissociazione non e' una posizione tattica, ma rappresenta una profonda maturazione critica che porta alla repulsione del metodo della lotta armata e spinge a cercare un nuovo dialogo con la societa' che pure si vuole cambiare. La dissociazione ha quindi un valore giuridico, politico e culturale di cui bisogna tenere conto.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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