| 34767 | |
| IDG841303800 | |
| 84.13.03800 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Puglisi Angelo
| |
| Terrorismo. Nonostante tutto lo Stato non si e' imbarbarito
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Unita', an. 61 (1984), fasc. 217 (13 settembre), pag. 4
| |
| | |
| D5101; D50126
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. (docente nella Facolta' di giurisprudenza dell' Universita' di
Napoli) ritiene non puramente nominalistica la disputa su un aspetto
del periodo terroristico: si e' trattato di guerra civile o no? L' A.
sostiene che il terrorismo e' rimasto ben distante dalla guerra
civile, che avrebbe visto schierarsi in campo aperto contrapposti
gruppi di cittadini. Il progetto dei terroristi e' fallito perche'
erano aberranti i metodi e i contenuti della lotta, ed e' errato
cercare di scindere questi 2 aspetti, come fa invece Rossana
Rossanda. L' A. ricorda poi che il pentitismo nacque non per la
ricerca di un tornaconto personale, ma per una reale crisi sulla
validita' del proprio operato. Per quanto riguarda un' eventuale
normativa in favore dei terroristi dissociati, l' A. la ritiene
auspicabile, purche' sia teoricamente rivolta a tutti i cittadini, e
non solo ad alcune migliaia di essi.
| |
| d.l. 15 dicembre 1979, n. 625
l. 6 febbraio 1980, n. 15
| |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |