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| IDG841303875 | |
| 84.13.03875 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ferri Enrico; (a cura di Bruno Domenico)
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| A che punto siamo con la nostra Azienda-Giustizia?
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| Intervista
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| Avanti, an. 88 (1984), fasc. 237 (7 ottobre), pag. 8
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| D0230; D6113; D02115; F4252; D50126; D68
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| L' intervistato, segretario generale dell' Associazione Nazionale
Magistrati, affronta un ventaglio di temi: della valutazione del
"pacchetto" di riforme presentate dal ministro Martinazzoli; della
carcerazione preventiva; del c.d. "caso Naria"; delle vicende del
giudice Costa; del "protagonismo" di alcuni magistrati; del fenomeno
mafioso e terroristico. Questi, in sintesi, gli aspetti piu'
rilevanti della riflessione dell' intervistato: la nuova legge sulla
custodia cautelare, pur apprezzabile sotto il principio della
liberta' personale, suscita notevoli perplessita' sul piano delle
conseguenze immediate; riguardo al "caso Costa" e' da respingere ogni
negativa generalizzazione tendente a rappresentare la Magistratura
siciliana in posizione diversa dagli altri, verra' fatta piena luce e
verranno presi i necessari provvedimenti riguardo a casi specifici;
occorre approfondire il discorso sulla "dissociazione" per trovare
soluzioni che non contrastino con i principi della certezza del
diritto; la presa di posizione di alcuni parlamentari sul c.d. "caso
Naria" ha rappresentato una indebita interferenza ed una
inaccettabile forma di pressione sulla Magistratura; il
"protagonismo" fine a se stesso di certi magistrati non e' in linea
con l' indipendenza e l' autonomia della Magistratura che si
sostanziano nella terzieta' del giudice anche nelle forme apparenti;
la funzione giurisdizionale, oggi, rappresenta uno degli aspetti
affascinanti per chi si sente disponibile a partecipare alla crescita
del Paese.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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