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34850
IDG841303883
84.13.03883 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Redazione
Deficit pubblico: come contenerlo
Convegno organizzato dalla Commissione Bilancio della Camera sul tema dell' indebitamento pubblico in Italia, Roma, ottobre 1984
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 242 (13 ottobre), pag. 15
D18921
Il convegno ha preso le mosse dalla relazione predisposta da un Gruppo di lavoro presieduto da Luigi Spaventa. Vengono illustrati gli aspetti salienti di questo rapporto che analizza la dinamica del debito pubblico in Italia ed esamina i possibili modi per una sua riduzione. Giulio Tremonti, tra l' altro, ha sostenuto la necessita' di non introdurre nuovi tributi come ad es. la patrimoniale. Occorre, invece, "uscire dalla trappola della progressivita'", ridurre le aliquote, studiare criteri adeguati di redditivita' di settore, abrogare le franchigie. Nerio Nesi, della Banca Nazionale del Lavoro, ha sostenuto la necessita' del contenimento del debito pubblico. Ha espresso giudizio negativo sulla proposta di tassare i titoli di Stato delle imprese. Antonio Pedone ha illustrato una strategia coordinata del Parlamento, del Governo, delle autorita' monetarie e delle parti sociali per frenare e quindi stabilizzare l' espansione del debito pubblico in rapporto al prodotto nazionale. Giannino Parravicini ha illustrato i motivi della sua contrarieta' alla tassazione dei titoli di Stato posseduti dalle banche. Secondo Bruno Trentin, l' esenzione alimenta un circolo perverso. Il sindacalista ha sostenuto la necessita' di tassare tutte le rendite finanziarie. Secondo Giorgio Benvenuto, bisogna eliminare l' anomalia della non tassazione dei titoli pubblici. Secondo Carlo Ferroni, vicedirettore generale della Confindustria, il problema della tassazione delle rendite finanziarie va visto in un' ottica complessiva.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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