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34853
IDG841303886
84.13.03886 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pisauro Pino; (a cura di Redazione)
Parliamo del fenomeno della "dissociazione". Un problema politico che non puo' piu' essere eluso
Intervista
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 243 (14 ottobre), pag. 12
D50126; F4252
L' A. chiarisce il significato, la rilevanza culturale e l' incidenza processuale del fenomeno della "dissociazione". Ritiene che il problema dei detenuti "dissociati" rappresenti una questione nazionale per due motivi: perche' puo' rimuovere quella base culturale che e' all' origine della sovversione armata e del terrorismo; perche' con la loro battaglia contro i pentiti e la legislazione premiale i "dissociati" pongono una questione di civilta' giuridica ineludibile. L' A. procede, quindi, ad una valutazione dei rapporti fra "dissociati" e mondo religioso, Chiesa cattolica, in particolare, e altre confessioni, precisando che alcuni atteggiamenti della Chiesa cattolica sono da condividere mentre lasciano perplessi quegli atteggiamenti integralisti che esaltano la figura del pentito secondo l' equazione: pentito nel cuore uguale a pentito processuale (cioe' delatore). E' tuttavia positivo che la Chiesa sia presente in assenza e/o rifiuto delle forze politiche al dibattito con i detenuti "dissociati". Illustra, infine, le condizioni irrinunciabili per l' approvazione di una legge sui "dissociati".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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