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34862
IDG841303895
84.13.03895 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Redazione
La mozione su Andreotti. "Astuzie" che violano la Costituzione
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 246 (18 ottobre), pag. 1
D02138
Da anni e' emersa la questione se l' interpretazione dell' art. 95 Cost. consenta o meno alle Camere di votare le sfiducia non solo all' intero Governo, ma anche al singolo ministro. Vengono esposte le opposte interpretazioni di questo articolo. Se fosse accettata quella che prevede la sfiducia al singolo ministro, la procedura comporterebbe la votazione palese. Per ovviare a questo ostacolo del voto palese e' stata seguita la via delle mozioni che non parlano di sfiducia al ministro, ma chiedono al Governo di rimuoverlo. Secondo l' A., ammettere queste mozioni e consentire che si votino a voto segreto, da' luogo, in caso di approvazione, ad un risultato aberrante: quello di una sfiducia che implicitamente e' estesa all' intero Governo, al di fuori delle garanzie costituzionali. Il problema si pone attualmente per il c.d. "caso Andreotti-Giudice". Ci sono stati, e' vero, dei precedenti in tal senso, ma il Parlamento, conclude l' A., dovrebbe tenere presente soprattutto la Costituzione.
art. 95 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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