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Documento


34877
IDG841303910
84.13.03910 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tempestini F.
Il decreto del Governo sulle TV private. Non era forse urgente e necessario tutelare la liberta' di pensiero?
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 253 (26 ottobre), pag. 3
D04017; D18323
L' A. sostiene che il d.l. 20 ottobre 1984, n. 694, e' del tutto proporzionato all' entita' oggettiva del problema collegato alla decisione dei Pretori di Roma, Torino, Pescara che ha limitato per tre regioni il diritto a fruire del pluralismo culturale tramite il mezzo televisivo, e che ha sottoposto la pubblica opinione ad una discriminazione ingiusta. I tre Pretori hanno ritenuto applicabile al caso dei "networks" l' art. 195 del codice postale del 1973 modificato dall' art. 45 della l. 14 aprile 1975, n. 103, ed hanno basato tale valutazione su una loro interpretazione della sentenza costituzionale 28 luglio 1976, n. 202. L' A. illustra le ragioni giuridiche che stanno alla base del decreto. Per la disciplina organica del settore e' preannunciata a tempi brevissimi la presentazione di un disegno di legge d' iniziativa governativa. Intanto il decreto determina in un anno la durata della situazione transitoria, periodo che corrisponde ad una considerazione realistica dei tempi parlamentari occorrenti per l' approvazione di una legge di questo tipo. L' A. respinge il rilievo mosso al decreto, secondo cui favorirebbe una situazione di tipo monopolistico o oligopolistico nell' emittenza privata.
d.l. 20 ottobre 1984, n. 694 art. 45 l. 14 aprile 1975, n. 103 C. Cost. 28 luglio 1976, n. 202
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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