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34935
IDG841303968
84.13.03968 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rimini Cesare
L' opinione. Il lamento delle femministe
Corr. sera, an. 109 (1984), fasc. 247 (21 ottobre), pag. 2
D5170
L' A. commenta la nuova legge contro la violenza sessuale, approvata alla Camera, in un clima di polemiche. Egli considera un fatto fondamentale l' impostazione di base: la liberta' sessuale e' una liberta' personale, percio' i reati sessuali non vengono piu' considerati come reati contro la pubblica morale, ma contro la persona. Altri punti positivi: l' approvazione dell' articolo secondo il quale il reato e' perseguibile d' ufficio, per cui non occorre querela di parte; unificazione delle violenze sessuali in un unico reato, superando la distinzione tra "violenza carnale" e atti di libidine; l' inasprimento delle sanzioni penali. Infine le due disposizioni di ordine processuale: i processi si svolgeranno col rito direttissimo, senza percio' una preventiva fase istruttoria, e a porte aperte, a meno che la parte lesa chieda che si proceda a porte chiuse. L' A. conclude evidenziando che nel nuovo testo di legge si e' escluso l' articolo che prevedeva la possibilita' di costituzione di parte civile dei movimenti femministi durante il processo, salvo volonta' contraria della parte lesa; questa mancanza ha suscitato aspre polemiche da parte delle femministe.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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