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34961
IDG841303994
84.13.03994 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ricossa Sergio
Giudici e giornalisti. Ma non e' una cosa seria
Giornale, an. 5 (1984), fasc. 42 (22 ottobre), pag. 1
D04017; D9694
L' A. commenta la recente sentenza della Corte di Cassazione in materia di liberta' di cronaca. Dopo aver osservato che il giornalismo e' sempre caratterizzato da una certa dose di approssimazione e che, in assenza di un' impossibile autodisciplina, ci sono giornalisti che fanno male il proprio mestiere, ricorda che i Tribunali servono a punire gli eccessi di cattiva informazione. La sentenza di Cassazione ricorda pero' da vicino un genere di giornalismo saccente, tutt' altro che raccomandabile, e dimostra come alcune volte il diritto si possa allontanare dal buon senso. La sentenza presuppone inoltre l' esistenza di un' informazione "oggettivamente vera" che non puo' esistere, perche' e' possibile solo "cercare" l' oggettivita'. L' A. conclude affermando che uno dei fondamenti della democrazia e' la libera esposizione del proprio modo di pensare.
Cass. sez. I civ. 18 ottobre 1984, n. 5259
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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