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34964
IDG841303997
84.13.03997 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scalfaro Luigi; (a cura di Guidi Guido)
L' intervista al "Giornale" del ministro dell' Interno. La legge sui pentiti, dice Scalfaro, non va estesa a mafiosi e camorristi
Intervista
Giornale, an. 11 (1984), fasc. 254 (27 ottobre), pag. 2
D50126; D51310; F4252
(Sommario: Basta con le norme eccezionali, anche se qualcuno le chiede. Riduciamo invece le pene a chi collabora, ampliando il sistema delle attenuanti. La partita contro un terrorismo che ha mutato strategia non e' finita: sarebbe un errore mollare ora. La legge sulla custodia cautelare, giusta in teoria, ci esporra' a gravi pericoli)
L' A. (ministro dell' Interno) afferma che 20.000 uomini in piu' rispetto all' attuale organico sarebbero sufficienti a fronteggiare i problemi dell' ordine pubblico. L' A. ritiene giusta la legge sulla custodia cautelare ma osserva che e' necessario ridurre il piu' possibile le conseguenze negative che ne potrebbero derivare. Per quanto riguarda il terrorismo, l' A. osserva che esso adotta oggi una strategia sottile e non piu' farneticante. Circa la mafia e la camorra, si dice contrario alle norme eccezionali mentre preferisce pensare ad un ampliamento del sistema delle attenuanti per chi collabora con lo Stato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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