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Stampa giuridica

Documento


34999
IDG841304032
84.13.04032 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Menapace Lidia
Violenza. Dopo il voto di Dc e Msi, la legge e' quasi un boomerang
Manifesto, an. 14 (1984), fasc. 247 (20 ottobre), pag. 1
D5170
L' A., commentando il dibattito svoltosi alla Camera sulla legge sulla violenza sessuale, nota come questo abbia condotto alla approvazione di un vero mostro legislativo, per certi aspetti peggiore del vigente codice Rocco. La Camera ha deciso che i minori non hanno diritto alla sessualita', anche non violenta, anche consensuale, che non solo far l' amore, ma qualsiasi atto di natura sessuale e' reato per di piu' perseguibile d' ufficio. Ha inoltre deciso che uno stupratore e' perseguibile d' ufficio, purche' non sia il marito o il convivente, non prendendo in considerazione, oltre al reato di violenza sessuale, anche quello di violenza fisica in famiglia. Concludendo, l' A. osserva come il messaggio, il segnale che la maggioranza della Camera dei Deputati lancia sia un messaggio fosco, tetro, reazionario, crudele e piccino.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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