| L' A. si inserisce nel dibattito sulle riforme istituzionali,
affrontando il tema della riforma del sistema elettorale. Prende in
esame alcune proposte, tese a mettere, in sostanza, col loro
meccanismo, il cittadino in condizioni di dare sia un voto al singolo
partito, sia ad una possibile maggioranza di Governo. Queste proposte
sono state pero' respinte con diverse motivazioni, fra cui quella
fondata sulla critica della c.d. "legge truffa" del 1953. L' A.
respinge le critiche mosse a queste proposte correttive del sistema
proporzionale attualmente in vigore in Italia, sostenendo che, nella
situazione attuale, che ha visto il ridimensionamento delle
"convenzioni" fra cui quella "ad excludendum" nei confronti del PCI,
contribuirebbero a favorire la realizzazione di una democrazia dell'
alternanza, fondata sulla scelta, da parte dell' elettorato, fra
coalizioni alternative.
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