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Stampa giuridica

Documento


35067
IDG841304100
84.13.04100 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
R. R.
Proteste per il "codice di comportamento" della Suprema Corte
Nazione, an. 126 (1984), fasc. 287 (22 ottobre), pag. 2
D04017; D547; D9694
(Sommario: Con il decalogo della Cassazione e' in gioco la liberta' di stampa)
Ha suscitato polemiche la sentenza della Corte di Cassazione sul diritto di cronaca e di critica, che ha stabilito, tra l' altro, che chi si ritiene diffamato da un articolo puo' rivolgersi direttamente al giudice civile, senza presentare prima querela alla procura della Repubblica nei confronti del giornalista autore dell' articolo contestato e del direttore del giornale. Inoltre la sentenza propone un codice di comportamento del giornalista, che l' A. illustra, che ha suscitato particolare sconcerto. Di fronte alle molteplici reazioni, il Comitato centrale dell' Associazione magistrati ribadisce in una nota che la Costituzione prevede l' autonomia e l' indipendenza della Magistratura quale fondamentale pilastro dello Stato democratico; che esiste la liberta' di critica ma che non deve essere confusa con la denigrazione e l' intimidazione. Giovanni Giovannini, presidente della Federazione editori, evidenzia alcuni aspetti della sentenza in questione, per affermare che la Cassazione "moraleggia".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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