| Circa 200 deputati appartenenti a diversi Gruppi politici "hanno
sottoscritto un documento di dura condanna nei confronti di un
provvedimento giurisdizionale della Corte di Cassazione", riguardante
il caso Naria. Questi deputati hanno dichiarato di non riconoscersi
nella concezione dello Stato espressa da quel provvedimento. Premesse
alcune considerazioni sulla tripartizione dei poteri dello Stato di
diritto, riconosciuto il diritto di ciascuno di esprimere le proprie
valutazioni in ordine alla vicenda, l' A., presidente dell'
Associazione Nazionale Magistrati, sostiene che i 200 deputati,
costituitisi in una sorta di alta corte morale, hanno dato vita ad un
grave fatto politico rivelatore di un clima di "sofferenza"
istituzionale, potendo essere interpretato come una sostanziale
interferenza compiuta dal potere legislativo. L' indipendenza del
giudice, col rischio che questi possa giudicare anche in modo
difforme dal nostro personale convincimento, non puo' essere
sostituita che dal "magistrato del principe", sempre in sintonia con
le direttive del potere politico. Un' alternativa certamente non
augurabile per questa repubblica.
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