| L' A., senatore e responsabile nazionale del settore casa del PCI,
esamina il progetto di legge sul condono edilizio, presentato a suo
tempo dal ministro Nicolazzi, che sottopone a critica articolata,
ritenendolo del tutto inidoneo a risovere sul piano sociale e
urbanistico il grave problema dell' abusivismo, che veniva
considerato solo come mezzo per introitare denaro da parte dello
Stato. Ripercorre, quindi, l' iter parlamentare di questo
provvedimento, ora approvato dal Senato, per evidenziare il ruolo del
PCI teso a introdurre sostanziali modifiche su tre punti: distinzione
tra abusivismo di necessita' e abusivismo di speculazione;
introduzione di misure di prevenzione e di repressione dell'
abusivismo futuro; conferimento alle Regioni del potere sul piano
urbanistico, attribuendo loro la totale competenza sulla sanatoria.
Tuttavia l' A. esprime un giudizio di riserva su questo provvedimento
che contiene ancora elementi negativi. Il giudizio e' decisamente
negativo, invece, per quanto riguarda il contesto della politica
governativa nel quale si colloca questa legge. La sanatoria ha poco
conto, infatti, se si considera che l' Italia e' l' unico Paese
europeo privo di una legge sul regime dei suoli; che non esiste una
politica sociale capace di garantire il diritto alla casa; che manca
un piano di recupero delle aree abusive; che si limita il potere dei
Comuni e si privano dei mezzi necessari per il risanamento.
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