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Documento


35080
IDG841304113
84.13.04113 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Libertini Lucio
Ombre e luci secondo i comunisti. "Per le aree abusive non c' e' nessun piano di recupero"
Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 275 (7 ottobre), pag. 11
D18239; D18222
(Sommario: Il provvedimento e' del tutto diverso e migliore rispetto all' originario decreto, ma restano alcuni aspetti pericolosi)
L' A., senatore e responsabile nazionale del settore casa del PCI, esamina il progetto di legge sul condono edilizio, presentato a suo tempo dal ministro Nicolazzi, che sottopone a critica articolata, ritenendolo del tutto inidoneo a risovere sul piano sociale e urbanistico il grave problema dell' abusivismo, che veniva considerato solo come mezzo per introitare denaro da parte dello Stato. Ripercorre, quindi, l' iter parlamentare di questo provvedimento, ora approvato dal Senato, per evidenziare il ruolo del PCI teso a introdurre sostanziali modifiche su tre punti: distinzione tra abusivismo di necessita' e abusivismo di speculazione; introduzione di misure di prevenzione e di repressione dell' abusivismo futuro; conferimento alle Regioni del potere sul piano urbanistico, attribuendo loro la totale competenza sulla sanatoria. Tuttavia l' A. esprime un giudizio di riserva su questo provvedimento che contiene ancora elementi negativi. Il giudizio e' decisamente negativo, invece, per quanto riguarda il contesto della politica governativa nel quale si colloca questa legge. La sanatoria ha poco conto, infatti, se si considera che l' Italia e' l' unico Paese europeo privo di una legge sul regime dei suoli; che non esiste una politica sociale capace di garantire il diritto alla casa; che manca un piano di recupero delle aree abusive; che si limita il potere dei Comuni e si privano dei mezzi necessari per il risanamento.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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