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| IDG841304115 | |
| 84.13.04115 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Tamburino Giovanni
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| Novita' dalla Sicilia. Giudici puliti giudici marci
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| Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 279 (10 ottobre), pag. 1
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| D0230; D51310
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| L' A. evidenzia, attraverso la rievocazione di fatti di mafia,
segnali contraddittori: accanto a giudici che rischiano la vita per
fare i processi e che sono costretti a vivere nelle caserme, vengono
additati all' opinione pubblica giudici corrotti e ignavi. La
contraddizione e' solo apparente. La novita' consiste nel fatto che
certi episodi siano denunciati nelle sedi istituzionali e se ne
comincino a trarre le conseguenze. Se e' vero che la Magistratura da
sola non puo' battere la mafia, e' altrettanto vero che la
Magistratura e' il perno per condurre questa lotta, se ha sufficiente
vigore sia sul piano della moralita' dei comportamenti che sul piano
dell' applicazione della legge. Proprio perche' la Magistratura sa
rivolgersi al proprio interno essa ha acquistato credibilita' e
fiducia. Quindi i testimoni parlano, gli imputati collaborano e le
forze di polizia accentuano il proprio dovere. Il potere della mafia
e' enorme, specialmente sul piano economico, ma nessun potere puo'
resistere senza coperture politiche. Occorrera' che anche le
"superiori istanze" del potere politico, giudiziario e amministrativo
sappiano trovare la propria parte di coraggio, al momento opportuno.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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