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35087
IDG841304120
84.13.04120 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Accattatis Vincenzo; (a cura di Rosselli Giuseppe)
Penale e civile la giustizia lenta favorisce solo mafia e camorra
Intervista
Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 289 (20 ottobre), pag. 5
D68; D4
L' intervistato, vicepresidente dell' Associazione Nazionale Magistrati, esprime un giudizio sostanzialmente positivo sulle recenti riforme riguardanti la custodia cautelare, l' aumento della competenza penale e civile del Pretore e l' aumento di competenza del Conciliatore. L' Associazione, pur avendo formulato riserve che non intaccano il giudizio positivo espresso, e' impegnata perche' le riforme adottate trovino applicazione e perche' siano realizzate ulteriori riforme, che l' intervistato illustra nei contenuti e negli effetti: l' introduzione del Giudice di pace; l' estensione della depenalizzazione della oblazioni; l' accrescimento dei reati punibili a querela. Interventi sono necessari anche per la giustizia civile, perche' possa validamente e rapidamente funzionare. Sotto certi aspetti, quanto la giustizia civile non funziona fa da anticamera al crimine. Il cittadino, sovente, tende a farsi giustizia da se' rivolgendosi, ad es., al camorrista o al mafioso per il recupero di crediti. Affrontando il tema delle critiche mosse a magistrati per certe sentenze, l' intervistato sostiene che nel rispetto della liberta' del diritto di critica, anche naturalmente verso i magistrati, non puo' essere inclusa quella critica che si sostanzia con la denigrazione, l' insinuazione, la calunnia.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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