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35124
IDG841304157
84.13.04157 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cederna Antonio
Lo hanno proposto tecnici e magistrati in un convegno organizzato a Roma. "Per chi distrugge la natura devono scattare le manette"
Convegno della Lega ambiente sui problemi di tutela ambientale, Roma, ottobre 1984
Repubblica, an. 9 (1984), fasc. 237 (7 ottobre), pag. 16
D18801; D1825; D539
(Sommario: Durante il dibattito, promosso dalla Lega ambiente, si e' parlato anche dell' istituzione di un "comitato di garanti dei diritti dei cittadini" presso ogni Tribunale)
Nel corso del Convegno si e' evidenziata la necessita' di istituzionalizzare il "diritto all' ambiente", in modo da garantire a tutti i cittadini un ambiente piu' sano ed umano. Paolo Maddalena ha precisato che il territorio va considerato un bene pubblico e collettivo in senso giuridico, in quanto soddisfa gli elementari bisogni umani. Il danno ambientale deve essere risarcito, e la Corte dei Conti colpire gli amministratori che se ne sono resi colpevoli. Gianfranco Amendola ha criticato la irresponsabilita' delle Regioni e l' incompetenza della maggioranza dei magistrati, riguardo alle leggi di tutela ambientale. Nella fase conclusiva i partecipanti hanno proposto pene assai piu' severe di quelle previste dall' art. 734 c.p. per chi altera o distrugge le bellezze naturali, e la istituzione di un "comitato di garanti dei diritti dei cittadini", costituito da magistrati ai quali si possano rivolgere esposti e denunce di danni ambientali.
art. 734 c.p.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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