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Documento


35138
IDG841304171
84.13.04171 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bogi Giorgio, Malatesta Stefano
Parla il sottosegretario repubblicano alle Poste. Bogi: "Ecco chi ha impedito che si facesse la legge"
Intervista
Repubblica, an. 9 (1984), fasc. 248 (20 ottobre), pag. 5
(testo con illustrazioni)
D18323; D18322
L' A. (sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni), tracciando una breve storia dei disegni di legge in materia di emittenza privata, ricorda come inizialmente gli uomini politici fossero cosi' assuefatti ad un rapporto con la RAI da rendere impensabile un rapporto non istituzionale con un altro tipo di televisione. Alla fine degli anni settanta Berlusconi fu il primo a capire l' esistenza di un mercato con potenzialita' enormi, con voglia di investire in pubblicita' senza rientrare nei rigori e nelle ristrettezze burocratiche della RAI, e che per fare questo aveva bisogno di una televisione nazionale. Concludendo, l' A. osserva che oggi ci troviamo di fronte ad uno stato di fatto che impone scelte improrogabili, sia per la spinta del mercato sia per l' avanzamento tecnico, ad una classe politica affannata.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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