| L' intervistato, vicepresidente della Commissione bicamerale per le
riforme istituzionali, esamina criticamente i lavori svolti dalla
Commissione, i temi affrontati, i risultati conseguiti. A questo
proposito esprime un giudizio non positivo, anche se alcuni risultati
parziali sono stati raggiunti. In sostanza, secondo l' intervistato,
e' mancata, per volonta' dei gruppi di maggioranza, una preliminare
identificazione dei valori da perseguire e, in funzione di questi,
della necessita' di proposte tendenti a superare la "democrazia
bloccata". Le regole sono essenziali, afferma l' intervistato, ma la
democrazia non si risolve in una mera "tecnica della liberta",
prescindendo dai fini di progresso, di pace, di emancipazione sociale
e intellettuale che debbono segnare l' avvenire del Paese.
Evidenziata la pretesa di sancire una preminenza assoluta del Governo
sul Parlamento e sulla sua stessa maggioranza, illustrate alcune
indicazioni innovatrici, che non modificano peraltro il giudizio d'
insufficienza dei risultati conseguiti, l' intervistato non esclude
che da parte comunista venga presentato un autonomo documento.
| |