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35899
IDG841304933
84.13.04933 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ando' Salvo; (a cura di Redazione)
Neppure il magistrato puo' essere immune da critiche
Conferenza stampa
Avanti, an. 88 (1984), fasc. 282 (1 dicembre), pag. 3
D02302
(Sommario: Non si possono mettere museruole a esponenti della politica che replicano ritenendosi ingiustamente accusati)
L' A. prende spunto dalle critiche mosse dal ministro Giulio Andreotti ad alcuni magistrati che si sono occupati dell' inchiesta sul caso Giudice, per svolgere alcune considerazioni sul rapporto tra Magistratura e potere politico. Dal momento che i giudici, nell' applicare la legge penale, sovente indagano sul corretto uso della discrezionalita' amministrativa, e hanno reso dichiarazioni pubbliche sull' opportunita' di certe scelte politiche, sui partiti, sui personaggi della vita politica, sarebbe paradossale, afferma l' A., non riconoscere ai politici gli stessi diritti riconosciuti ad ogni cittadino che puo' liberamente criticare i giudici per il loro operato. Il risentimento di chi ritiene in tal modo offesa l' imparzialita' e l' indipendenza della Magistratura e' fuori luogo. In particolare il risentimento di quei settori della Magistratura associata che rivendicano una singolare indipendenza a senso unico.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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