| 35939 | |
| IDG841304973 | |
| 84.13.04973 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Vene' Gianfranco
| |
| A proposito delle dicerie sulla pubblicita' negativa della stampa. La
Giustizia e il cronista
| |
| | |
| Intervento al convegno sul tema "La Pubblica Amministrazione e il
Giudice Penale", Firenze, dicembre 1984
| |
| | |
| | |
| | |
| Avanti, an. 88 (1984), fasc. 300 (23 dicembre), pag. 11
| |
| | |
| D511; D547
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. collega le vicende giudiziarie dei pubblici amministratori con
l' attivita' giornalistica. I giornali, a seconda della loro
collocazione ideologico-politica, danno piu' o meno ampie
informazioni sugli scandali amministrativi, molto spesso servendo da
cassa di risonanza delle decisioni del giudice. L' azione del giudice
avrebbe un effetto assai contenuto se non ci fosse l' aiuto della
stampa che, diffondendo la notizia in un certo modo, contribuisce ad
intorbidare la reputazione del pubblico amministratore. La notizia di
un' eventuale assoluzione del pubblico amministratore, invece, non ha
ne' la risonanza ne' la capacita' di annullare gli effetti negativi
della notizia dell' inizio dell' azione inquisitoria. Avrebbe una
maggiore efficacia se fosse data come notizia "nuova"; se venisse
data la notizia non solo e non tanto che l' inquisito era innocente,
ma quella "nuova" che il giudice, che ha palesemente sbagliato, e'
stato sottoposto a censura.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |