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| IDG841305112 | |
| 84.13.05112 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Pollice Guido
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| Decreto tv: piu' di prima, peggio di prima
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| Paese sera, an. 35 (1984), fasc. 338 (10 dicembre), pag. 2
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| D18323; D18322
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| L' A. solleva una serie di critiche al d.l. 6 dicembre 1984, n. 807
in materia di trasmissioni radiotelevisive. Ritiene incostituzionale
questo decreto perche' ribalta il presupposto in base al quale la
Corte Costituzionale sanci' la liberta' di antenna con la sentenza 28
luglio 1976, n. 202. In secondo luogo perche', con decreto, il
Governo snatura alla radice la l. 14 aprile 1975, n. 103, lungamente
dibattuta dal Parlamento. In generale, sostiene l' A., il decreto e'
criticabile nei contenuti perche' legalizza e istituzionalizza veri e
propri trust, perche' demanda all' IRI il potere di nominare il
direttore generale della RAI, perche' evita di fissare un tetto alla
pubblicita', perche' non provvede adeguatamente per quanto riguarda
la trasmissione di film nazionali e dell' area della CEE, perche'
riduce il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione
esautorando praticamente il Parlamento. Sul piano culturale questo
decreto impone un modello di societa' subordinata alla logica del
consumo.
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| l. 14 aprile 1975, n. 103
C. Cost. 28 luglio 1976, n. 202
d.l. 6 dicembre 1984, n. 807
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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