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36108
IDG841305142
84.13.05142 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Canosa Francesco
Presentate a Firenze le proposte del PRI per risolvere le difficolta' del movimento cooperativo. Troppi vincoli di legge per la Lega. I repubblicani chiedono la "deregulation"
Convegno organizzato dal PRI sui problemi delle cooperative, Firenze, dicembre 1984
Repubblica, an. 9 (1984), fasc. 290 (12 dicembre), pag. 44
D775; D0112; F603
(Sommario: Le ipotesi sono sostanzialmente due: la prima e' quella di accantonare definitivamente l' idea di una riforma generale della legislazione sulle coop, la seconda e' quella di superare l' attuale assetto istituzionale fondato sul riconoscimento giuridico)
Nel corso del convegno la componente repubblicana della Lega delle Cooperative ha lanciato 2 proposte operative. La prima suggerisce di accantonare l' idea di una riforma generale della legislazione cooperativa in quanto finirebbe per introdurre nuovi limiti e vincoli. La seconda tende a superare l' attuale assetto istituzionale fondato sul riconoscimento giuridico delle centrali cooperative. E' stato sottolineato che si dovrebbe puntare ad un processo di deregolamentazione capace di favorire la trasformazione dell' impresa cooperativa in senso imprenditoriale nonche' di liberarla dall' attuale disciplina giuridica. Dal convegno e' emersa l' ipotesi di percorrere 3 filoni di sviluppo dell' imprenditorialita' cooperativa. Il primo si riassume nella maturazione e nella crescita del movimento cooperativo esistente. Il secondo prevede una cooperazione di utenza. Il terzo imposta la cooperazione destinata ad operare nel terziario avanzato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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