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| IDG841305152 | |
| 84.13.05152 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Boschi Marco
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| I politici lascino lavorare i giudici
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| Repubblica, an. 9 (1984), fasc. 304 (29 dicembre), pag. 1
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| D0230; D02302
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| L' A. (Procuratore della Repubblica di Roma) osserva che sempre piu'
spesso le decisioni assunte dai magistrati hanno un' incidenza
politica, o per la posizione dei soggetti interessati, o per l'
oggetto della decisione; molti ritengono che i magistrati siano
pertanto portati a valutare i fatti non con obiettivita', ma secondo
le proprie idee politiche. Probabilmente e' da questo assunto che
deriva lo scontro frontale fra giudici e politici, e che vede le due
parti agire talvolta in modo poco sereno, considerando l' altra parte
in mala fede. L' A. sottolinea i pericoli derivanti da questo scontro
e rileva che vi sono certo, purtroppo, magistrati politicamente
condizionati e condizionabili; ma la grande maggioranza e' senz'
altro imparziale e onesta. Spetta ai titolari dell' azione
disciplinare e al Cons. Sup. Mag. adoperarsi per perseguire i
magistrati che non dimostrino di essere imparziali. I politici, dal
canto loro, devono rendersi conto che la maggioranza dei giudici e'
onesta: non devono quindi partire dal presupposto che ogni giudice
sia influenzato o influenzabile politicamente.
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| art. 101 Cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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