Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


36126
IDG841305160
84.13.05160 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bianchi Lorenzo
Rivoluzione alla Rai
Resto del carlino, an. 99 (1984), fasc. 328 (7 dicembre), pag. 2
D18322
(Sommario: Colpo di scena sulla nomina del presidente. Abolite le reti? Piu' manager e meno burocrati per far fronte alle private)
E' stato modificato il decreto sulla RAI e le TV private: il presidente del Consiglio d' Amministrazione dell' ente radiotelevisivo pubblico verra' nominato dall' IRI e non dal Consiglio d' Amministrazione. La decisione ha colto di sorpresa gli esperti della maggioranza, ed e' stata definita "inaccettabile" dai comunisti. Il decreto, inoltre, prevede un autentico sconvolgimento delle regole che hanno disciplinato fino ad oggi la vita della RAI. Sono stati vistosamente ampliati i poteri del direttore generale; il Consiglio d' Amministrazione, che restera' in carica per tre anni sara' composto da 15 membri, e verra' eletto dalla Commissione parlamentare di vigilanza, ed avra' compiti d' indirizzo culturale ed editoriale. Le reazioni dei partiti sono state diverse, ma prevalentemente positive. Il PCI vorrebbe inserire nel provvedimento "norme antitrust e regole per la pubblicita'". Per il liberale Battistuzzi i punti positivi sono "il superamento delle norme associative nell' elezione del Consiglio d' Amministrazione", la designazione del direttore generale da parte dell' IRI e la cancellazione dell' art. 13 della l. 14 aprile 1975, n. 103.
art. 13 l. 14 aprile 1975, n. 103 d.l. 6 dicembre 1984, n. 807
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati