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Documento


36130
IDG841305164
84.13.05164 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Negro Fabio
No della Chiesa ai "figli in provetta"
Un convegno di giuristi cattolici sulle cosiddette "nuove frontiere" del concepimento
Resto del carlino, an. 99 (1984), fasc. 331 (10 dicembre), pag. 4
D300080; D3013; F31
(Sommario: Non sono frutto, dice il vescovo di Carpi, di un amore autenticamente umano)
La Chiesa e' ancora fermamente contraria alla fecondazione in vitro, "perche' il figlio deve essere frutto di un amore autenticamente umano". Inoltre e' ancora al bando, per la Chiesa, l' ingegneria genetica, la possibilita' di intervenire sugli embrioni per mutarne la struttura. Il prof. Ferrando Mantovani, dell' Universita' di Firenze, fa pero' notare che esiste un principio generale per cui ogni intervento e' lecito finche' esiste la possibilita', per l' uomo, di vantaggi superiori al danno. Tale principio deve essere fatto valere per l' ingegneria genetica. Per stabilire di chi e' figlio giuridicamente un bambino che nasce in provetta, il prof. Lombardi Vallauri sostiene che all' embrione umano vanno estesi i diritti di cui godono i gia' nati.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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