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Stampa giuridica

Documento


36143
IDG841305177
84.13.05177 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
De Paolini Osvaldo
I banchieri chiedono la modifica del decreto sui titoli di Stato
Convegno organizzato dalla Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone per commemorare i 130 anni dalla nascita di Bonaldo Stringher, primo governatore della Banca d' Italia, Udine, novembre 1984
Sole, an. 120 (1984), fasc. 284 (1 dicembre), pag. 12
D18930; D23076; D18124
Sono state esaminate, in sala stampa, anche le conseguenze del d.l. 28 novembre 1984, n. 791, che ha modificato il trattamento fiscale di una parte dei titoli pubblici detenuti dalle imprese e dagli istituti di credito. Giannino Parravicini, presidente dell' Associazione Bancaria Italiana (ABI), ha rilevato che le banche, per l' acquisto di titoli, utilizzano, oltre alla raccolta, anche il patrimonio. Questo provvedimento costringe il sistema bancario ad affrontare una realta' profondamente mutata. Roberto Scheda, vicepresidente dell' Associazione Casse di Risparmio (ACRI), ha evidenziato l' opportunita' di apportare modifiche al decreto, "per evitare che si determinino distorsioni di segno opposto a quelle che si sono volute evitare". Secondo Piero Barucci, fra gli altri effetti, il provvedimento, secondo la regola della traslazione delle imposte, provochera' quello di una ricaduta dei costi conseguenti sul "consumatore finale", cioe' sul risparmiatore. Secondo Camillo Ferrari, il provvedimento verra' a costare al sistema bancario, quale onere d' impresa, centinaia di miliardi. Le banche, quindi, o trasferiranno gli effetti, oppure saranno costrette a ridurre gli utili.
d.l. 28 novembre 1984, n. 791
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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