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Documento


36153
IDG841305187
84.13.05187 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Fabi Gianfranco
Il provvedimento emanato il 27 novembre entrera' a regime solo tra alcuni anni quindi non avra' effetti immediati sui bilanci di banche e imprese. Goria: sui BOT tanto rumore per nulla
Convegno organizzato dall' Associazione degli industriali della provincia di Varese sul tema "Riforma Vanoni - fiducia tradita", Varese, dicembre 1984
Sole, an. 120 (1984), fasc. 286 (4 dicembre), pag. 11
D18930; D2307
(Sommario: "Mantenere la fiscalizzazione, ridurre la dinamica del costo del lavoro e riequilibrare imposizione diretta e indiretta")
Il convegno si e' incentrato sull' intervento del ministro del Tesoro Giovanni Goria. Per quanto riguarda il d.l. 28 novembre 1984, n. 791, il ministro ha sostenuto che si e' trattato di una manovra necessaria e non piu' rinviabile, per bloccare il ricorso al credito per mettere in portafoglio titoli esenti. Il provvedimento si limita a cambiare le regole per il futuro ed avra' effetti concreti quando entrera' a regime, fra quattro o cinque anni. Obiettivo del provvedimento e' quello di riequilibrare la domanda di credito. Goria ha respinto l' ipotesi di introdurre una tassazione sulla generalita' dei titoli pubblici. Una manovra di questo tipo appare suicida in un momento in cui il debito pubblico supera i 400 mila miliardi. Altri temi sviluppati dal ministro hanno riguardato: la necessita' di ridurre la dinamica del costo del lavoro sterelizzando gli effetti dell' accorpamento dell' IVA; il riequilibrio tra imposizione diretta e imposizione indiretta; la necessita' di varare il "pacchetto" Visentini.
d.l. 28 novembre 1984, n. 791
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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