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| IDG841305196 | |
| 84.13.05196 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| G.Ge.
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| BOT: il decreto non piace al banchiere
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| Sole, an. 120 (1984), fasc. 287 (5 dicembre), pag. 11
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| D18930; D23076; D18124
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| Il sistema bancario e' in fermento a seguito del d.l. 28 novembre
1984, n. 791 sulla nuova disciplina fiscale dei titoli di Stato
detenuti dalle imprese. Secondo i banchieri, tre sono i motivi
principali di opposizione al provvedimento: l' indebitamento dell'
azienda di credito e' una pratica del tutto fisiologica; la
compravendita di titoli di Stato rientra anch' essa di diritto in una
fisiologica strategia aziendale volta ad ottimizzare la gestione
dell' attivo; il tasso degli interessi passivi pagati dalle stesse
banche, per remunerazione di depositi e conti correnti, e' di norma
inferiore al tasso degli interessi attivi ritraibili dall'
investimento in titoli pubblici e per questa via l' applicazione
delle disposizioni inserite nel decreto legge comporta la
indeducibilita' non solo degli interessi passivi relativi alla parte
di raccolta utilizzata per l' acquisto di titoli pubblici, ma anche
un' ulteriore quota di interessi passivi riferibili ad altri tipi di
impiego, da cui non scaturiscono interessi attivi esenti. Vengono
prospettate reazioni che potrebbero scaricarsi sulla struttura dei
tassi.
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| d.l. 28 novembre 1984, n. 791
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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