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Stampa giuridica

Documento


36234
IDG841305268
84.13.05268 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Barosio Vittorio
Novita' di una sentenza. Se l' amica resta sola
Stampa, an. 118 (1984), fasc. 287 (5 dicembre), pag. 2
D301; D3012
L' A. commenta in termini favorevoli una sentenza della Corte d' Assise di Genova, che ha affermato il diritto al risarcimento del danno sofferto da una donna che, pur non essendo coniugata, conviva con una persona che e' stata uccisa. La tutela del convivente, infatti, non contrasta con la Costituzione, che tutela non solo i diritti della famiglia come societa' fondata sul matrimonio (art. 29), ma anche quelli del singolo, nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita' (art. 2); e fra queste rientra la famiglia di fatto. Il risarcimento e' sempre riconosciuto al coniuge separato dalla persona uccisa, malgrado ci si trovi in presenza di un vincolo spezzato, e non e' giusto negare lo stesso diritto quando si tratti di un vincolo affettivo stabile e serio, benche' non sanzionato con il matrimonio. L' A. conclude che, ovviamente, non e' pensabile una tutela indiscriminata di qualsiasi convivenza; tocchera' al giudice verificare l' esistenza dei requisiti di stabilita' e serieta'.
art. 29 Cost. art. 2 Cost.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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