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| IDG841305316 | |
| 84.13.05316 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| De Leone Ugo
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| Parlamento e caso Andreotti. Giustizia "sospetta"
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| Tempo, an. 41 (1984), fasc. 352 (27 dicembre), pag. 21
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| D02138; D02113
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| (Titoletti: Impostazione dialettica del processo. Senatori senza
matrice politica)
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| L' A., premesso che requisito indispensabile di ogni giurisdizione
deve essere l' imparzialita' del giudice, osserva che nei
procedimenti d' accusa di fronte al Parlamento e alla Commissione
Inquirente i parlamentari sono chiaramente "judex suspectus", nel
senso che emettono il proprio verdetto non in base a libero
convincimento, ma in base alle direttive del partito. Ugualmente deve
ritenersi "judex suspectus" la Corte Costituzionale nei giudizi d'
accusa contro il Presidente della Repubblica e i Ministri, in quanto
composta, oltre che dai giudici ordinari, anche da 16 membri nominati
con criteri squisitamente politici. Nei procedimenti di fronte alla
Corte Costituzionale, inoltre, manca la normale impostazione
dialettica del processo penale. Dopo aver ricordato che il
procedimento dinanzi al Senato costituito in Alta Corte di Giustizia,
previsto dallo Statuto Albertino, offriva ampie garanzie di
imparzialita', l' A. auspica che la Commissione per le riforme
istituzionali proponga un' adeguata riforma del sistema attuale.
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| art. 135 comma 7 Cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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