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| IDG851300045 | |
| 85.13.00045 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Petracca Orazio M.
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| Voto segreto: mina palese
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| Opinione, an. 9 (1985), fasc. 3 (15 gennaio), pag. 4
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| D02113
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| L' A. riassume le posizioni dei vari partiti sul problema del voto
segreto, e sottolinea che l' abuso di questo in Parlamento e' una
delle forme in cui il malessere dei partiti diviene "malessere
istituzionale". I franchi tiratori, infatti, agiscono in 2 tipi di
circostanze: o sotto la spinta di gruppi di interesse, o per effetto
di manovre interne di partito, che spingono cosi' alcuni a sabotare
la politica degli avversari; gli episodi piu' clamorosi della storia
parlamentare repubblicana sono stati dovuti a dissidi nell' ambito di
un solo partito. Il voto segreto offre percio' alle minoranze interne
(o ai gruppi di pressione esterni) la possibilita' di violare la
regola democratica della maggioranza, e produce effetti
destabilizzanti senza attenuare lo strapotere dei partiti. L' A.
conclude che comunque la limitazione del voto segreto non basterebbe,
da sola, a risolvere il problema della partitocrazia; la questione
deve essere affrontata sul terreno delle riforme elettorali. Per
esempio, escogitando una combinazione fra proporzionale e collegio
uninominale.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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