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Documento


36359
IDG851300053
85.13.00053 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Turco Luigi
Nel quadro della riforma progettata. La prospettiva dei diritti sindacali
Intervento al convegno di "Mondoperaio" sul tema "Agenti di custodia: una riforma che non puo' attendere", gennaio 1985
Avanti, an. 89 (1985), fasc. 3 (4 gennaio), pag. 9
D18700
L' A. affronta il tema della riforma del Corpo degli agenti di custodia tenendo presente il progetto governativo e le esigenze di una collocazione degli agenti che veda privilegiato nella sua globalita' il rapporto agente di custodia/detenuto. L' agente di custodia deve essere inteso come un vero e proprio operatore penitenziario collocato in un contesto culturale e organizzativo proteso verso la socializzazione del detenuto e destinato, quindi, all' osservazione e al trattamento rieducativo. La prevista costituzione di un organico nel ruolo degli ispettori, attraverso l' inquadramento nella Polizia penitenziaria di circa 500 ufficiali provenienti dalle altre Forze Armate e dai Corpi di Polizia, vanificherebbe il risultato dell' impegno trattamentale delle componenti dirigenziali, educative ed assistenziali presenti nel carcere. Il trasferimento operativo del "carcerario" ad un personale di estrazione militare finirebbe per privilegiare il momento custodiale.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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