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| IDG851300106 | |
| 85.13.00106 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Laratta Luigi; (a cura di Migliorino Gianni)
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| Quando il desiderio di avere eredi cerca strade che oltrepassano la
morale comune. A Genova un baby Cotton all' italiana. Coppia senza
figli "affitta" una donna da rendere madre
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| Intervista
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| Corr. sera, an. 110 (1985), fasc. 19 (23 gennaio), pag. 5
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| D300080; D3013; F31
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| (Sommario: Un avvocato si e' rivolto all' AIED: un suo cliente voleva
accoppiarsi dietro compenso (30 milioni piu' un milione per ciascun
mese di gravidanza) e regalare il bambino alla moglie sterile)
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| L' A. (membro dell' AIED, Associazione Italiana per l' Educazione
Demografica) segnala di essere stato contattato da persone che
cercavano una donna disposta a procreare per conto di un' altra
coppia, impossibilitata ad avere figli. Nel caso segnalato non veniva
proposta l' inseminazione artificiale, ma l' accoppiamento e la
restituzione del figlio al termine della gravidanza. L' A. dichiara
che si disinteresso' della questione. L' AIED e' favorevole alla
fecondazione artificiale, puntualizza l' A., ma chiede una
regolamentazione per legge delle "banche del seme": la maggior parte
di esse agisce infatti in modo poco serio, senza alcun controllo
sanitario, e ottenendo grandi vantaggi economici. Si calcola infatti
che ogni anno vi sono almeno 20 mila richieste di fecondazione
artificiale; ma oggi viene richiesta sempre piu' spesso anche la
"madre surrogata". A tale proposito, l' A. afferma che accettare il
discorso sulle "madri in affitto" significa ridurre di nuovo la donna
al ruolo di organismo riproduttore.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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