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36544
IDG851300239
85.13.00239 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrara Giovanni
L' inevitabile fine del decreto Fortuna
Repubblica, an. 10 (1985), fasc. 21 (25 gennaio), pag. 8
F422; D851; D14041
L' A. rileva come con la caduta alla Camera del decreto legge sulla fame nel mondo si sia voluto colpire non l' erogazione di circa duemila miliardi per interventi straordinari a favore del Terzo mondo, ma il modo in cui si intendeva provvederli. Osserva come sia stato arbitrario in questo caso il ricorso del Governo al decreto legge quando la legge era gia' all' esame del Parlamento. Nota inoltre come il malcontento diffuso tra i gruppi politici derivasse dal dubbio che la forma prescelta, un commissario unico con poteri assoluti e insindacabili, potesse dar luogo ad un centro di potere con finalita' soprattutto politiche e dal fatto che si sapesse con anticipo che tale incarico sarebbe stato assegnato all' on. Loris Fortuna. L' A. conclude riconoscendo la giustezza del principio del commissario unico, ma fondato su criteri diversi dai precedenti e auspica che sia un tecnico su cui non gravino sospetti di nessun tipo, e che i suoi atti siano sottoposti a un vigoroso controllo da parte del Governo e del Parlamento.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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