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Documento


36595
IDG851300290
85.13.00290 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Secchi Carlo
Gli aiuti italiani allo sviluppo concludono poco: di chi e' la colpa e come si puo' rimediare. I dilettanti della cooperazione
Sole, an. 121 (1985), fasc. 10 (12 gennaio), pag. 2
D14041; D851; F422
Il d.l. 22 dicembre 1984, n. 899 tende a dare attuazione ad un precedente disegno di legge che prevedeva interventi tesi a fronteggiare il problema della fame in alcuni Paesi del "Terzo mondo". Il decreto legge stanzia 1900 miliardi di lire per programmi e iniziative, che dovranno essere gestiti da un commissario straordinario con la carica di sottosegretario agli Affari Esteri. L' A. illustra i motivi addotti da piu' parti contro il provvedimento, che riguardano: lo strumento legislativo adottato; la sovrapposizione e la confusione all' interno della p.a.; questioni tecniche ed organizzative; la "filosofia" che ispira il provvedimento. Sotto questo ultimo profilo, sostiene l' A., il provvedimento rappresenta un tampone provvisorio e di dubbia efficacia per un problema come quello della fame che e' una manifestazione delle piu' drammatiche degli squilibri dell' economia mondiale.
d.l. 22 dicembre 1984, n. 899
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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